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PATINA STYLE è una pagina che non poteva mancare all’interno del mio sito web.
Nel corso degli anni mi sono reso conto che la particolarità delle realizzazioni è dovuta ad un insieme di combinazioni che non sono solo la falegnameria e il colore ma un’unità che trasmette un sentimento.
Riconosco nel procedimento dell’invecchiamento e patina un valore paritario alla falegnameria. Nel 1991 conobbi attraverso un soggiorno in Svezia le marezzature a olio usate ancora oggi nei paesi scandinavi. In Italia furono impiegate nel ‘700: si imitavano le venature del legno nobile quali rovere, larice, palissandro su legni più poveri di pioppo.
Negli anni '90 mi documentai sulla materia dei colori e delle loro applicazioni. Sperimentai l’uso delle tempere naturali con tuorlo d’uovo, caseina, amidi, colle animali etc...
Macinavo i pigmenti nel mortaio per poi legarli con i vari collanti naturali. Quanti tentativi... A volte la pittura si scrostava o non era abbastanza coprente. Non potendo più utilizzare la biacca di piombo riconosciuta nociva alla salute ma efficace nella pittura talvolta provavo ad usare altri composti come il litopone oppure il bianco di zinco.
Stavo dimenticando un passaggio molto importante: gli appretti cioè la prima mano sul legno grezzo, quello che oggi si chiama fondo: tutti questi sono costituiti da gesso e colle animali e vegetali. A seconda dell’uso si stabilisce il collante più idoneo. Ad esempio: nei tempi antichi non esistevano pitture resistenti agli agenti atmosferici per cui in particolare l’acqua era il nemico peggiore delle pitture, ma il gesso miscelato con la caseina diluita con ammoniaca e con l’aggiunta di una piccola quantità di olio era l’equivalente della nostra vernice da esterni. Molti soffitti storici anche nelle chiese sono trattati in modo simile a questo.
In nessun manuale si parlava di patine, di tecniche di invecchiamento se non quelle con il bitume che però risultano a mio avviso esteticamente poco gradevoli.
Iniziai perciò a introdurmi in alcune botteghe fiorentine ma il risultato fu negativo. Non riuscivo a scoprire niente ma forse una cosa capii che posso oggi rivelare: non vidi mai in queste botteghe materiali nati dalla chimica moderna anzi non v‘era neppure l’ombra di tutto ciò, per cui il segreto stava in qualche astuzia delle mani e nell’uso di materiali poveri alla portata di tutti.
Io non ho la pretesa di camuffare il nuovo per l’antico e neppure il mio istinto mi induce a questo. PATINA STYLE vuole essere una chiave dove confluisce gran parte della mia esperienza lavorativa e non solo.
In uno dei miei viaggi in Provenza mi resi conto di quanto noi toscani non abbiamo consapevolezza di noi stessi cosi come l’occhio umano non ha la possibilità di vedersi se non attraverso il riflesso di uno specchio.
Oggi posso esprimere la seguente mia constatazione riguardo agli artigiani francesi della Provenza che riconosco molto abili nel valorizzare qualsiasi mobile attraverso l’uso del colore arricchito scenograficamente e impreziosito da mille cianfrusaglie (brocante) ma forse disinteressati ad una perfezione manuale tipica dell’artigianato toscano che spesso emerge solo dall’interno delle cose e si manifesta ad esempio in un incastro fatto bene rispettando le regole precise imposte da un modo di costruire serio e diligente.
Mi piace riconoscere il valore della mia tradizione toscana che nel corso dei secoli ha fatto valere il proprio artigianato in tutto il mondo mirando alla ricerca del bello ma con una cognizione del fare che non termina a compimento dell’opera ma si propaga nel tempo svelando il proprio messaggio di umanità, cosa che in un’epoca di industrializzazione va scomparendo sempre di più.
PATINA STYLE rappresenta non solo il mobile provenzale o country ma racchiude uno stato, un punto di vista, e per me significa molte cose, ha una relazione simbolica con la mia esperienza di vita.
Inizio imprimitura a caldo per patina
Seconda lavorazione ammannitura a gesso e colla
Stesura della tempera alla caseina
Patinatura al mallo di noci
Finitura con cera d'api trasparente
Il segreto dei mestieri è legato all’intimità della propria anima e può svelarsi solo attraverso l’amore in ciò che facciamo come riflesso nel nostro Sé più profondo.
Citerò alcuni libri che mi sono stati d’aiuto nel corso degli anni: